Il senso dell’Anno Europeo del Volontariato

25 Maggio 2011

Sabato 21 maggio 2011, presso la canonica di Carlino, si sono incontrati un centinaio di volontari provenienti da 14 gruppi ANTEAS del Friuli Venezia Giulia per il seminario annuale di confronto, quest’anno dedicato al tema “Il senso dell’Anno Europeo del Volontariato e della collaborazione dei volontari di diversi paesi rispetto all’invecchiamento attivo”.

carlino2011Momento centrale dell’incontro sono state le testimonianze di due delegazioni ospiti: una proveniente dalla Slovenia, con sei rappresentanti di diverse aree del paese, e l’altra dalla Carinzia con una volontaria di Klagenfurt.
Le testimonianze si sono incentrate prevalentemente sulla presentazione delle attività umanitarie dei volontari che operano gratuitamente nel tentativo di dare risposte ai problemi delle realtà sociali esistenti nei due paesi, in particolare rispetto al sostegno alla persona anziana alla domiciliarità e al mantenimento dell’autosufficienza.
Le testimonianze sono state poi contestualizzate in un quadro normativo relativo alla situazione del volontariato in Europa ed in particolare dei paesi a noi più vicini quali l’Austria e la Slovenia, evidenziando anche numeri e tipo di volontariato espresso. Questo intervento è stato seguito dalla presentazione di una serie di esperienze concrete di cooperazione nella Regione Emilia Romagna o sviluppate dall’ANTEAS Nazionale.

I lavori di gruppo, cinque in tutto, si sono sviluppati attorno ad un reciproco confronto fra chi opera attivamente in Regione e chi opera nelle due realtà europee ospiti, allo scopo di individuare delle possibili forme di collaborazione transfrontaliera e porre le basi di una forte cittadinanza europea.
Nell’ottica di una collaborazione più ampia e più proficua è stato proposto di fare dei veri e propri scambi, allo scopo di condividere il volontariato in prima linea con slancio e partecipazione. Questi scambi permetterebbero anche ai volontari Anteas di apprendere nuovi spunti e prassi favorendo così anche una loro crescita operativa e personale.

In particolare fra le proposte pratiche si segnala:

  • La creazione di un gruppo “trasversale” ANTEAS in Regione che promuova gli scambi e la conoscenza sia del contesto che del modo di operare dei gruppi di Carinzia e Slovenia, proponendo poi a tutti attività concrete di collaborazione;
  • Il rafforzamento della collaborazione fra gruppi e realtà di “confine” (Tarvisio, Cividale, Gorizia);
  • L’intensificazione delle occasioni di scambio e confronto.

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