2021 – Tricesimo

24 Settembre 2021

Ragionare assieme su un volontariato che prima di creare servizi si occupa di ricucire il tessuto di comunità ed essere promotore delle relazioni, in un momento in cui la riforma del terzo settore e gli effetti del Covid-19 e delle conseguenti limitazioni hanno profondamente segnato sia le comunità che le associazioni. Su questo si sono concentrati gli 86 volontari, provenienti da tutta la Regione che hanno preso parte all’annuale incontro di confronto e riflessione dell’ANTEAS FVG, svoltosi presso il Teatro Garzoni e la sede delle associazioni a Tricesimo il 24 Settembre 2021.

Nella fase introduttiva, dopo i saluti del Vicesindaco, la presidente Rita Nassimbeni ha chiarito il senso di una riflessione che parte da una visibile fatica nei gruppi regionali, ma che può sfociare in un importante opportunità di rinnovamento per tutta l’Anteas in Regione.
L’intervento centrale è spettato a Ivo Lizzola, professore Ordinario di Scienze Politiche e Sociali, che ha evidenziato come in una società profondamente segnata dalla pandemia anche il volontariato è chiamato a modificarsi. “Chi opera nel sociale come volontario – ossia come cittadino attivo dentro le associazioni del territorio” spiega Lizzola “si accorge che sempre più ci si trova ad affiancare storie più che ad occuparsi di bisogni, a ricostruire fiducie più che ad erogare servizi. Ma c’è un cambiamento che più di altri appare strategico assumere per le associazioni: sostenere la cultura della partecipazione. Diventa fondamentale saper agire in ascolto”. Un’ulteriore sfida per le associazioni di volontariato sottolineata dal relatore è quella di uscire da una “solidarietà perimetrata” che si concentra sulla propria “zona di cura”, producendo, paradossalmente, ulteriore frammentazione sociale anziché contrastarla. La sfida culturale allora è quella di saper intrecciare le nostre storie con quelle degli altri e di costruire insieme per la comunità.

Ci si è poi soffermati su azioni e obiettivi sviluppati dalle Anteas sul territorio, dove accanto a “rispondere ai bisogni delle persone fragili”, risulta importante: mettersi a disposizione della collettività; promuovere il volontariato e il protagonismo della Comunità: condividere e affrontare insieme le problematiche. La plenaria si è chiusa lanciando alcune sfide in particolare rispetto al coinvolgimento dei giovani che si stanno avvicinando alle nostre realtà.

Infine i gruppi di lavoro si sono concentrati su tre domande:
Come stanno i nostri gruppi oggi?
Come sono cambiate le comunità attorno a noi?
Quali sono le nuove strade che si aprono davanti a noi?

In questo modo è stato avviato un percorso di rigenerazione dei gruppi e di ripensamento del nostro rapporto con la comunità e le istituzioni in cui siamo calati.

Archivio Incontri Regionali