“Essere Comunità nella Complessità” – 16° Incontro annuale di confronto fra i gruppi ANTEAS della Regione
27 Giugno 2024
16° Incontro annuale di confronto fra i gruppi ANTEAS della Regione
Una settantina di volontari provenienti da tutta la Regione si sono incontrati sabato 15 Giugno 2024 a San Giovanni al Natisone presso Villa De Brandis, ospiti del Comune, e presso l’oratorio parrocchiale, per confrontarsi sui cambiamenti in corso nelle comunità e, di conseguenza, anche nel modo di vivere e praticare il volontariato.
Partendo dallo spaesamento che vivono le nostre comunità e associazioni in questo periodo storico, i partecipanti hanno ascoltato attraverso le parole di Lorenza Leonardi, vicepresidente nazionale, le riflessioni che l’ANTEAS sta sviluppando a livello italiano che hanno portato allo sviluppo del progetto Mind the gap, volto a: contrastare le situazioni di solitudine involontaria, mettere in campo azioni di contrasto al Gioco di Azzardo Patologico e migliorare la nostra capacità di lavorare insieme tra noi e con il territorio.
Successivamente Franco Santamaria, già docente presso le Università di Trieste e Padova ha contribuito con una riflessione su Costruire legami di comunità: rileggere il nostro impegno di volontari nel cambiamento. Lavorando sul tema del cambiamento e dell’impatto sulle nostre vite e comunità Santamaria ha poi posto 10 piste di lavoro per provare oggi a costruire legami di comunità. In particolare ha chiuso con la domanda “Quali sono i temi su cui la comunità si può unire, animare e responsabilizzare?”
Proprio su questa questione hanno lavorato i tre gruppi di lavoro provando a rispondere a tre questioni:
- Quali sono le fatiche che viviamo come volontari in questo momento?
- Quali sono, sulla base della nostra esperienza, i problemi prioritari del territorio e quali le opportunità più interessanti?
- Intorno a quale tema o problema si possono costruire nel nostro territorio legami di comunità, coinvolgendo diverse realtà e soggetti?
In particolare rispetto alle fatiche che viviamo come volontari, sono emerse come costanti: la dimensione relazionale sia tra volontari, che con i beneficiari e le famiglie; il tema del coinvolgimento che riguarda motivazioni, tempo, ma anche una dimensione valoriale da riprendere e rilanciare; il problema della burocrazia sempre più opprimente; infine la relazione con le istituzioni complessa e diversificata in base alle caratteristiche dei singoli interlocutori.
Rispetto ai temi centrali per le comunità emerge forte il tema della solitudine determinata da aspetti demografiche culturali, ma amplificata da territori a bassa densità abitativa con servizi sempre più carenti. Altro aspetto è quello di un periodo storico con grnadi difficoltà relazionali e di convivenza, con comunità frammentate e dominate da paura, negatività e scarso senso di responsabilità collettiva.
Proprio su questi aspetti diventa importante lavorare assieme tra volontari, tra associazioni anche diverse, con le istituzioni e coinvolgendo sempre più la cittadinanza.